sabato 2 marzo 2013

Londra Il Grottesco è di casa - Diario di un viaggio tragicomico - 3


 Pubblicazione in data 22/04/13


Capitolo 1.

 Partenza!


“Excuse me? Can I have some water?”[1]  domando cortesemente alla hostess.
“NO! This is a no service flight!!” mi risponde lei scandalizzata, come se le avessi chiesto di organizzare un festino sado-maso a bordo.
Accidenti, capisco che sia un volo in cui non c’è servizio di cibi e bevande, ma un bicchiere d’acqua…pensavo che si potesse avere.
E invece no! Direi che il messaggio sia stato molto chiaro.
Nei voli low cost, la tariffa è molto bassa, ma effettivamente anche il servizio ne risente parecchio…
Mi volto lentamente verso la mia compagna di viaggio, Elena (come me) seduta vicino al finestrino, che mi guarda con sorrisetto ironico come a voler dire: “Beh ti ha dato una bella segata!”
Poi mi viene in mente che prima di partire da casa avevo infilato una bottiglietta d’acqua nello zaino, la solita previdente e risparmiatrice, proprio come mia mamma.
Per fortuna erano ancora gli anni in cui si poteva portare un misero mezzo litro di acqua in aereo senza per forza pensare che potevi essere un terrorista in grado di far saltare in aria l’aereo, o dirottarlo.
Mentre sorseggio un goccio d’acqua e guardo quella simpatica hostess che passeggia per il corridoio mi chiedo: “Ma cosa avrà poi da fare, dato che non deve servirci niente…?”.
Lei mi guarda con aria di sfida…non sarà mica telepatica..? Forse si leggeva scritto sulla mia faccia da come la guardavo?
Beh è poi lo stesso! Tanto per le volte che la dovrò vedere!
E intanto penso: ah, cominciamo bene questo viaggio…
Ma, a dir la verità per me era già cominciato male ancora prima di partire…



[1] Mi scusi? Posso avere un po' d'acqua?

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